Martedì 15 aprile la classe terza è andata a Nole, alla scoperta dei luoghi della Resistenza partigiana che sono presenti nel Paese. Usufruendo del treno i ragazzi dopo la mattinata di lezioni hanno preso il treno e sono arrivati a Nole intorno alle 14:30. Il primo luogo visitato è il murale accanto alla stazione di Nole che raffigura la rappresaglia che ha avuto luogo a Nole. Il 10 novembre 1944 un piccolo gruppo della Brigata Garibaldi di Lanzo attaccò un treno in prossimità della stazione di Nole. Nell’attacco fu ferito un tedesco. Il 13 furono prelevati dal carcere 3 partigiani catturati nei giorni precedenti; furono stesi sui binari e furono uccisi a colpi di fucile e furono lasciati sui binari in modo che tutti vedessero cosa sarebbe successo in caso di ribellione. I loro nomi erano Celestino Defilippi, 20 anni, Bruno Berta, 19 anni, e Carlo Di Gennaro, 15 anni. Il murale situato presso la stazione rappresenta i tre partigiani che cercano di “liberarsi” dal fuoco nemico.
In seguito i ragazzi si sono spostati verso la piazza principale di Nole dove hanno potuto incontrare Vincenzo Bertetto, figlio di Alessandro Bertetto, partigiano di Nole che ha partecipato attivamente alla lotta antifascista nelle Valli di Lanzo. Durante la notte del 27 giugno 1944 i tedeschi catturano Alessandro per colpa di una soffiata. Paulinèt, suo nome di battaglia, era tornato a casa per la notte, ma intorno alle 3:00 i nazisti suonarono alla sua porta catturandolo davanti agli occhi di Vincenzo. I ragazzi hanno ascoltato attentamente i racconti di Vincenzo che ha poi accompagnato i ragazzi davanti al memoriale per ricordare la battaglia di Nole. Il 4 marzo 1944 un gruppo di partigiani tornando da una campagna propagandistica fu accolto dagli spari nazisti nella piazza di Nole. Molti furono i morti e le vittime ma alcuni partigiani risposero coraggiosamente al fuoco nemico. I nazisti per rappresaglia nei giorni successivi fecero numerosi rastrellamenti nella zona. La giornata è finita intorno alle 17:00 e i ragazzi sono tornati a casa con nuovi pensieri e nuove storie di chi ha lottato per la libertà e per il futuro dell’Italia.
Federico Aimo-Boot (3U)
