• 18 Aprile 2024 13:18

Lunedì 11 ottobre 2021, gli alunni della Scuola Media Federico Albert erano pronti a partecipare a una giornata sportiva e istruttiva. 

La mattinata si è svolta al Circolo Cerea di Torino, dove gli studenti hanno imparato i rudimenti del canottaggio grazie agli istruttori, mentre nel pomeriggio hanno visitato il Borgo Medievale del Parco del Valentino. Organizzati in gruppi supportati da guide, gli alunni hanno scoperto che il Borgo non risale all’omonimo periodo, bensì è una fedele riproduzione di edifici e strutture del periodo. La costruzione risale al 1884, anno dell’Esposizione Generale Italiana. In quell’occasione, infatti, gli architetti hanno riprodotto fedelmente lo stile piemontese e valdostano del 1400. Questo luogo era stato inizialmente pensato per essere temporaneo, ma il risultato fu così sorprendente che si decise di non rimuoverlo; in seguito, il Comune di Torino decise di acquistarlo. 

Osservando la struttura, si può notare la presenza delle mura, una torre di controllo e un profondo fosso, il cui obiettivo era impedire incursioni dall’esterno. Si entra nel Borgo attraverso un ponte levatoio, dal quale parte una stradina a zig-zag, costruita volutamente così per rallentare l’eventuale avanzata di cavalieri nemici. Sulla destra si presenta la piazzetta con la fontana Salbertrand, utilizzata per lavare i panni; accanto si trova il forno comune, dove i cittadini si recavano per cuocere il pane. 

Poco più avanti, la guida di ciascun gruppo si è soffermata davanti alla bottega in cui veniva prodotta la carta: all’epoca questa era prodotta grazie alla lavorazione di stracci. Lungo il tragitto gli studenti hanno notato la presenza di anelli in ferro sui muri, ai quali venivano legate le briglie dei cavalli, e di alcune botole, che venivano riempite di ghiaccio per conservare gli alimenti. Procedendo si nota la Chiesa, il cui modello architettonico è la Chiesa di San Giovanni a Ciriè. La visita si è conclusa nella piazza, occupata dalla fontana del Melograno, così chiamata perché al suo interno è presente una pianta di melograno in ferro battuto dorato. La fontana è nota anche con il nome di fontana dei desideri: si dice che ogni desiderio espresso dopo aver gettato una monetina si realizzerà…

La giornata si è svolta sotto uno splendido sole autunnale che ha reso gradevole l’intera giornata. I ragazzi, felici e arricchiti, sono infine tornati a Lanzo con i docenti per fare ritorno alle loro abitazioni.

Stella Banche e Riccardo Meleddu (3 B)

/ 5
Grazie per aver votato!