• 27 Aprile 2024 22:26

“Social o dis-social?” con lo scrittore Roberto Alborghetti

ByElena CALIGIURI

Feb 28, 2024

Nella mattinata di venerdì 23 febbraio 2024 Roberto Alborghetti, scrittore e giornalista italiano autore di oltre sessanta libri, è venuto ad incontrare tutti gli studenti della scuola secondaria di I grado “Federico Albert”. Insieme ai ragazzi di terza ha trattato in particolare un argomento molto importante e di attualità: i rischi che si corrono con l’utilizzo dei social.

Partendo dal suo libro intitolato “Social o dis-social?” è riuscito a coinvolgere le due classi terze in un confronto stimolante che ha fatto nascere delle interessanti riflessioni. In questo dibattito sono stati trattati diversi temi, a partire dalle ricadute dell’eccessivo utilizzo dei social sulle capacità motorie dei giovani. Per fare capire l’impatto degli smartphone e della tecnologia sui più giovani, Alborghetti ha riportato un dato recente riguardante la regione Lazio dal quale risulta che due ragazzi su tre non sanno andare in bicicletta o fare la capriola e preferiscono passare il tempo sui social invece di praticare attività sportiva. Una vera dipendenza dai social che può portare a problemi seri.

Lo scrittore ha inoltre ricordato che la tecnologia crea una realtà virtuale e non materiale che però ha una grande ricaduta anche sulla vita reale. Molte persone, ad esempio, postano on-line commenti negativi e offensivi che non avrebbero il coraggio di dire faccia a faccia ma che diffondono sulla rete sentendosi più protetti, anche se in realtà sono rintracciabili e denunciabili.

Particolarmente interessante è stata la presentazione dei più grandi colossi della tecnologia a livello mondiale, che attualmente sono Google (con YouTube) , Amazon, Facebook (nato ormai vent’anni fa) e il diffusissimo TikTok. Inoltre è emerso che la maggior parte dei ragazzi falsifica la propria età per accedere ai social, commettendo un’azione illegale. Alborghetti ha infine sottolineato ciò che non tutti sanno: i social controllano indirettamente le passioni e le ricerche dei propri iscritti utilizzando gli algoritmi.

Perché bisogna discutere di questi argomenti? ≪Tutte le scuole dovrebbero far conoscere ai propri studenti i rischi e i pericoli dei social. Grazie a questo incontro -dichiarano i ragazzi di III A- abbiamo potuto riflettere insieme ad un esperto del settore sull’importanza di gestire con attenzione la tecnologia, perché può rivelarsi uno strumento che indirizza verso comportamenti sbagliati o induce i ragazzi a dubitare di se stessi aumentando disagi e insicurezze».

CLASSE III A

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