• 8 Novembre 2024 15:04

F.A. MAGAZINE

Blog della Scuola Media F. Albert di Lanzo Torinese

Un film per il Giorno della Memoria

Copertina del film

STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI

anteprima del film storia di una ladra di libri

In occasione della Giornata della Memoria 2023 abbiamo visto il film “Storia di una ladra di libri”, un film del 2013, diretto da Brian Percival, tratto dall’omonimo romanzo.

Parla di Liesel Maminger ( Sophie Nélisse), una bambina di 9 anni, che, con il suo fratellino Warner ( Julian Lehmann), e la mamma affronta un viaggio in treno. Durante il viaggio il fratellino muore e viene sepolto lungo i binari. La piccola Liesel affronta così l’esperienza della morte e proprio durante il funerale del fratellino ruba un libro che parla del lavoro del becchino, ma lei non può leggerlo perché non sa né leggere né scrivere. Successivamente la madre, membro del partito comunista, è costretta a fuggire e Liesel verrà adottata da una coppia: Hans e Rosa Hubbermann . Hans è gentile e crea insegne. Rosa, invece, è piuttosto cattiva e fa la lavandaia. Hans le insega leggere e la bambina segna su alcune lavagne tutte le parole nuove che impara.

Sophie Nélisse, protagonista di
storia di una ladra di libri

A casa degli Hubbermann, Liesel, incontra un ragazzino, Rudy Steiner (Nico Liersch), che diventa subito suo amico. Il sogno di Rudy è di diventare un grane atleta, come Jesse Owens, tanto da tingersi di nero per somigliare a lui.

Nico Liersch

“Storia di una ladra di libri” è ambientato nella Germania del 1938, nel pieno regime nazista e durante la persecuzioni degli ebrei. Per questo motivo nella cantina degli Hubbermann si nasconde un ebreo: Max Vandenburg (Ben Schnetzer). Poi sarà scoperto e portato nei campi di concentramento, ma sopravvivera’.

A scuola, Liesel, verrà presa in giro, perché analfabeta, ma dopo aver imparato a leggere, diventa un’appassionata lettrice.

Quando i nazisti ordinano di bruciare i libri della cittadina, lei ne brucia uno per non farsi dare della comunista. Ma appena il rogo si spegne lei ne prende uno. E’ da questa scena che prende il nome il film. Dopo svariate vicende tristi e dolorose, come il bombardamento della cittadina e lo sterminio della sua famiglia adottiva, Liesel ritroverà Max , il giovane ebreo scampato dai nazisti, e ormai cresciuta, troverà lavoro e vivrà una vita spensierata e felice.

Personalmente ho apprezzato questo film che ritengo molto bello; il nazismo e la guerra fanno da sfondo alla vicenda. Guardando le prime scene, sembrava una storia triste, ma proseguendo la visione del film, non mi è sembrato tanto evidente.

Questo film, tratto da un celebre romanzo che ha appassionato molti lettori, ci fa riflettere sui temi della guerra, della morte, ma anche dell’amicizia e dell’importanza di ampliare la nostra cultura attraverso la lettura.

Luca Alessandrini

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